RIFLESSIONE 1

Non v’ ha cosa che pesi men della penna, nè che più di quella diletti: gli altri piaceri svaniscono, e dilettando fan male, la penna stretta frà le dita dà piacere, posata da compiacenza, e torna utile non a quegli soltanto che di lei si valse, ma ad altri ancora e spesso a molti che son lontani, e talvolta anche a quelli che nasceranno dopo mille anni.
( Francesco Petrarca – Epistole )
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Nessun piacere più grande che leggere un buon libro. La penna è scivolata sulla carta per sedurci dall’inizio alla fine nella lettura di quella scrittura senza tempo di scadenza. Ottima domenica a te.
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I miei più vivi complimenti per i meravigliosi versi ma soprattutto per i graditissimi Auguri.
Saluti
Giovanni
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