Morto di freddo a Parigi il grande fotografo svizzero René Robert

Il famoso fotografo svizzero René Robert, 85 anni, è caduto su un marciapiede a Parigi e nessuno lo ha aiutato tranne un senzatetto, ma ormai era troppo tardi: è morto di ipotermia.
L’incidente è avvenuto nella notte tra il 18 e il 19 gennaio: l’artista era fuori per una passeggiata vicino alla centrale Place de la République quando è inciampato cadendo rovinosamente a terra intorno alle ore 21.30.
È stato il suo amico e giornalista francese Michel Mompontet a raccontare l’accaduto alla radio France Info.
Un senzatetto ha poi chiamato i soccorsi l’indomani, alle 6 del mattino: Robert è stato portato in ospedale, dove poco dopo è morto a causa di una grave ipotermia.
BIOGRAFIA
René Robert (4 marzo 1936 – 20 gennaio 2022) è stato un fotografo svizzero specializzato nella fotografia di artisti di flamenco.
Nato nel 1936 a Friburgo, Robert ha scoperto la fotografia all’età di 12 anni. Ha avuto un apprendistato di tre anni a Losanna prima di lavorare per un’agenzia di stampa a Ginevra.
A metà degli anni 1960, si trasferì a Parigi, dove incontrò un ballerino svedese che lo introdusse al flamenco.
Nel 1967, divenne uno dei grandi fotografi ritrattisti.
I ritratti di Robert realizzati dal 1967 al 2009 sono stati al centro di numerose mostre in giro per l’Europa ed un’esposizione di 75 immagini si è tenuta a Roma per iniziativa dell’Istituto Cervantes. Le sue foto sono state raccolte in vari volumi.
Ha fotografato tutti i più grandi spettacoli di flamenco tra Spagna e Francia e le più straordinarie figure di questo mondo come Paco de Lucia, Fernanda de Utrera, Pastora Galván, Sara Baras, La Susi, Tomatito, El Torombo, El Torta, Vicente Amigo, Eva La Yerbabuena, Rocío Molina Cruz, attraverso ritratti di bellezza sublime, nei quali l’autenticità si coniuga con la grazia.

Ha fotografato personalità come Paco de Lucía e Israel Galván in bianco e nero.

Le sue immagini, sempre in bianco e nero, ispirate e splendide, per più di 50 anni hanno esaltato l’arte del flamenco.
Questa nostra società di oggi… l’indifferenza… mi dispiace molto.
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E UNA GRANDE PERDITA NON TANTO PERCHE E UN GRANDE FOTOGRAFO, MA SOPRATTUTTO ERA UN ESSERE UMANO. l’INDIFFERENZA MA ANCHE LA PAURA E TIMORE DI CHI NON SI CONOSCE A CREARE QUESTA SOCIETA.
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Si, veramente 😦
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